"Quando, a metà degli anni ’70, mi sono iscritta al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, ero convinta che avrei acquisito tuttto il bagaglio di nozioni che mi avrebbero permesso di diventare un buon medico e che avrei avuto tutti gli strumenti per alleviare i sintomi della Malattia.
Più di 10 anni dopo, accadde che mio figlio minore, nel periodo dello svezzamento, iniziò a manifestare asma con attacchi di broncospasmo, a fatica controllati con i farmaci del caso.
Mi fu consigliato di rivolgermi ad un anziano pediatra che prima di tutto mi tranquillizzò (ero una collega, ma in quel momento ero solo una madre preoccupata!) e mi prescrisse un rimedio naturale e consigli per l’alimentazione del bambino.
Entro tre mesi mio figlio smise di fare attacchi d’asma! Mi si è aperto un mondo di possibilità quando ho compreso che le conoscenze acquisite nella formazione universitaria potevano essere integrate da altre conoscenze.
Mi ero già avvicinata allo studio dell’Omeopatia, dopo la laurea, per curiosità e affascinata dalla figura del Dott. Hannemann.
Allora avevo un interesse soprattutto culturale e non avevo ancora pensato di applicare i suoi principi a beneficio dei miei pazienti. La specializzazione in fisiatria, poi, conseguita a metà degli anni ‘80 mi portava più verso le terapie manuali e fisiche che alla somministrazione di farmaci e rimedi.
Dopo la guarigione di mio figlio, ho sentito il bisogno di allargare le competenze, acquisire altri strumenti di terapia e approfondire le correlazioni tra i vari aspetti dell’essere umano e ho fatto mio questo modo olistico di considerare le persone, tanto più i pazienti, nell’obbiettivo di tendere allo stato di Salute e Benessere."